LA DIGA DEL GLENO
Luogo di partenza: | Colere (BG) |
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Luogo di arrivo: | Colere (BG) |
Lunghezza: | km. 28 |
Dislivello: | 945 m |
Difficoltà: | OC (richiesta ottima capacità tecnica) |
Ciclabilità: | 95% |
Impegno fisico: | |
Periodo: | tarda primavera - estate - autunno, condizione indispensabile la mancanza di neve |
Acqua lungo il percorso: | fontana a Pianezza |
Cartina: | KOMPASS N° 94 - Edolo/Aprica |
Pubblicato: | luglio 2013 |
Riverificato: | |
MTB consigliata: | Full suspension - E-bike |
Ricarica e-bike: | Colere Pro Loco di Colere Piazza Risorgimento, 1/B |
Scarica la traccia del percorso cliccando su GPX |
Note: nel tratto in discesa, lungo il sentiero 401, si consiglia l'utilizzo delle protezioni. Questo tratto deve essere percorso con attenzione e concentrazione, per i continui ostacoli naturali che si incrociano.
Descrizione percorso
Raggiungiamo in auto Colere, nell'alta Valle Seriana, ai piedi della Presolana.
Parcheggiamo l'auto sul piazzale dell'oratorio, in prossimità del campo sportivo, e per il primo caffè, ci si può rivolgere al bar dell'Oratorio, appunto.
usciamo dal parcheggio e prendiamo subito a destra, seguendo Via Tortola, proseguiamo diritti imboccando Via Zanchi, e teniamo la destra scendendo con una curva lungo la SP38, che ci condurra a Vilminore di Scalve.
Dopo 2 km di discesa su strada asfaltata, oltrepassiamo il piccolo abitato di Magnone, e proseguendo sempre lungo quest'unica strada, raggiungiamo Teveno.
Qui dobbiamo prestare un attimo di attenzione, perchè, essendo Vilminore di Scalve, la nostra destinazione, non dobbiamo prendere la strada per Pezzolo, ma proseguire per Bueggio.
A Bueggio, proseguiamo sempre su strada asfaltata in direzione Vilminore di Scalve.
Oltrepassiamo il centro abitato, seguendo prima Via Gen. Alberto Almici e poi Via Antonio Locatelli.
Appena fuori dal centro abitato, al quadrivio, è ben visibile alla nostra destra il segnale turistico con l'indicazione per la Diga del Gleno, che ci farà girare stretto a sinistra lungo Via Arciprete Giovanni Bendotti, dove ha inizio la salita che conduce a Pianezza.
Lungo la salita, si incontra l'ultimo e unico punto di rifornimento, il Bar Jole, con i suoi panini a pochi ero, regala soddisfazioni culinarie.
Caratteristico locale della valle a gestione familiare.
finita la pausa, si riprende a pedalare in salita per poche centinaia di metri e si giunge a Pianezzo.
Piccolissimo paese, dove nel centro della piazza troviamo l'ultima fontana utile per riempire le sacche idriche di acqua fredda di montagna.
Prendiamo la stretta via subito a destra della fontana ed iniziamo la salita su sterrato.
Il primo tratto con pendenza elevata, alterna tratti sterrati e tratti cementato, ci conduce a con ripida ascesa, dove ha inizio il tratto di sentiero a spinta.
Difficile perdere la traccia, essendo un sentiero CAI, è sempre ben visibile e rintracciabile la segnaletica, sia quella su paletti, sia quella su sassi e rocce.
Sono 500 i metri da percorrere, con bike a spinta, ma dove si raggiunge il massimo dislivello in ascesa di tutto il percorso.
Tornanti stretti e ciottolato è quello che troviamo sotto ai nostri piedi.
Giunti in cima, tiriamo un bel respiro ed iniziamo a percorrere il tratto che ci condurrà alla diga, lungo uno stretto sentiro, scavato nella roccia, protetto alla sinistra da funi d'acciaio.
Raggiungiamo la zona, oltrepassiamo su di un ponte, la nuova diga, ed ammiriamo le montagne che ci circondano e il Lago del Gleno.
Dopo una meritata pausa, alcuni scatti fotografici a ricordo della pedalata, e aver consumato le cibarie che pesavano nello zaino, riprendiamo la strada del ritorno.
Costeggiamo il lago fino a giungere in prossimità di una piccola Baita/bar.
Da qui proseguiamo lungo il sentiero ben visibile, portandoci al punto dove la diga tocca la montagna, in prossimità di un tubo dell'acqua.
Oltrepassiamo il tubo, e subito davanti ai nostri occhi si intravedono i segnali del sentiero CAI 401 che ci riporterà a Valle.
Sentiero, che per l'80% del suo tracciato è composto da sassi smossi e rocce che raggiungono anche i 70 cm d'altezza, quindi lungo questo tratto fate attenzione, ed indissate le protezioni se le avete portate nello zaino.
Dovete ritornare a Bueggio, quindi seguite le indicazioni CAI, che posizionate nei bivi, vi permettono di non perdere mai la traccia.
Giunti a Bueggio, il sentiero termina sulla stessa strada asfalta che ci ha condotto a Pianezza, ma che ripercorreremo al contrario per tornare a Colere.
Variante con salita da Darfo Boario Terme
Esiste la possibilità di allungare notevolmente questo percorso, con partenza da Darfo Boario Terme, i km raddoppiano.
Si sale lungo la vecchia Via Mala sino a giungere a Vilminore di Scalve, passando da Schilpario.
Poi il tratto per raggiungere la Diga del Gleno è lo stesso descritto sopra.
Poi da Colere si ridiscende lungo tratti su asfalto e tratti su sterrato.
Un percorso completo che regala grandi soddisfazioni pedalatorie e turistiche.